Diciamo NO al Bullismo e al Cyberbullismo

Per un ragazzo o per una ragazza la scuola è il luogo privilegiato dove si allenano le capacità personali di relazione e di incontro con gli altri: è come una palestra dove si provano simpatie ed antipatie. Io posso essere simpatico per alcuni, antipatico per altri; in ogni caso, ho la mia vita fatta di relazioni che possono essere piacevoli o fastidiose, ma tutte con un unico orizzonte: io ci sono e ci sono pure gli altri con cui devo (per un motivo misterioso che sono chiamato a comprendere giorno per giorno) convivere.
Quotidianamente, man mano che cresciamo, impariamo che ognuno di noi è una persona con i propri desideri, le proprie convinzioni, il proprio modo di guardare la realtà. In una parola, ciascuno di noi è UNICO. Proprio per questa unicità ciascuno merita la stima di ognuno, sia esso bello o brutto, simpatico o antipatico.

Capita però che non si riesca a governare l’equilibrio dei propri sentimenti e che prevalga l’affermazione di sé sull’altro. Quando questo succede possono allora accadere fatti davvero brutti: prevaricazioni, insulti, umiliazioni, percosse, scherzi di cattivo gusto. Ripetuti nel tempo queste azioni si chiamano con una parola: bullismo.
Se poi, attraverso i mezzi di comunicazione digitale, si prende di mira una persona umiliandola, ricattandola, insultandola, isolandola dal gruppo, il bullismo diventa più cattivo: si chiama cyberbullismo. Spesso, il cyberbullo non si fa conoscere e con le sua brutte azioni dà in pasto alla Rete dati e informazioni della vittima col serio rischio di segnarla per tutta la vita.

Il bullo o il cyberbullo non è una persona forte che riesce a dominare gli altri. No! E’ debole in realtà. E lo sa! E’ per scacciare questo sentimento di sé che prova a dominare gli altri, tentando di convincersi che lui, in realtà, è forte. Ma non è così perché la sua forza poggia sulla frustrazione, sulla debolezza, su una mancanza.
Per questo chi prevarica ha bisogno di aiuto, forse ancor più della vittima.

Sia nell’uno (il bullismo) che nell’altro (il cyberbullismo), non esistono solo carnefice e vittima ma sono da considerare anche gli altri compagni e le altre compagne. Come si comportano? Fiancheggiano il prepotente? O difendono la vittima? Cosa fanno per far terminare i soprusi? Se non fanno nulla, sono spettatori: in fondo, complici del prepotente.

Se sei vittima o se sei a conoscenza di qualche episodio di bullismo o di cyberbullismo, non rimanere in silenzio. Scrivi a

aiuto@vaccarinict.edu.it


Diciamo NO al Bullismo e al Cyberbullismo

Vivi il Vaccarini serenamente. Impara a rispettare e ad apprezzare gli altri


Una E-Policy per la scuola

La nostra scuola si è dotata di uno strumento chiamato E-Policy con l’obiettivo di esprimere la nostra visione educativa e la nostra proposta formativa, in riferimento alle tecnologie digitali.

In particolare, vogliamo esplicitare:

  • l’approccio educativo alle tematiche connesse alle “competenze digitali”, alla privacy, alla sicurezza online e all’uso delle tecnologie digitali nella didattica e nel percorso educativo;
  • le norme comportamentali e le procedure di utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) in ambiente scolastico;
  • le misure per la prevenzione e la sensibilizzazione di comportamenti on-line a rischio;
  • le misure per la rilevazione, segnalazione e gestione delle situazioni rischiose legate ad un uso non corretto delle tecnologie digitali

La nostra E-Policy è sul sito di Generazioni Connesse e la puoi scaricare a questo link.