Presentazione
Data
dal 17 Novembre 2023 al 17 Aprile 2024
Descrizione del progetto
Nel clima di smarrimento e dolore per il femminicidio di Giulia Cecchettin fa sperare il moto d’ indignazione
e sgomento, così vasto e profondo, di donne e uomini, da Nord a Sud del nostro Paese.
Torniamo a chiederci cosa avremmo potuto fare, cosa dovremmo fare affinché la violenza contro le donne non entri nelle vite delle nostre ragazze. In questa sede ci poniamo tale domanda nella veste di educatrici e di educatori.
Se la violenza sulle donne è figlia di una millenaria cultura patriarcale, serve una rivoluzione culturale che senza scuola non può farsi e dove la scuola deve avere un ruolo centrale, ma in cui ogni altro soggetto, politico o sociale, e la famiglia per prima, deve fare la propria parte, senza delegare, senza caricare o scaricare sulla scuola il proprio mandato, le proprie inadempienze e fragilità.
La scuola che lavora sulla parità di genere, contro la violenza sulle donne, c’è, ma opera a macchia di leopardo, con nessuna o poche
risorse, spesso in forma volontaria, in nicchie di solitudine con azioni formative spesso volontarie, creando reti informali. Ma non basta. Serve far sistema, occorrono interventi strutturali che non devono lasciare indietro quello che è stato costruito, specialmente nell’ultimo ventennio.
La nostra risposta, ora, è questa: il percorso di formazione-docenti “Sguardi diversi per educare alla parità”, rivolto attraverso la piattaforma Sofia ad insegnanti di scuole di ogni ordine e grado. Il percorso è coordinato e curato dalla prof.ssa Pina Arena, esperta nelle problematiche dell’educazione alla parità.
Il progetto di formazione “Sguardi diversi per educare alla parità di genere” ci ha accompagnati per sei mesi, da novembre ad aprile, per aprire, oltre lo sguardo unico patriarcale, sguardi diversi sui saperi che la scuola veicola. Pensiamo a una scuola in cui l’educazione dei sentimenti e alla relazione non deve essere relegata a un’oretta aggiunta, ma deve essere un progetto grande, strutturato e permanente al quale ogni insegnante deve poter dare il suo contributo di saperi e immaginari; in cui l’educazione dei sentimenti passa attraverso il racconto mitologico, la fiaba, la letteratura, l’arte, la filosofia; la consapevolezza della fragilità dei diritti e delle riemergenti discriminazioni attraverso la storia e la geografia; il diritto di parità attraverso le storie delle donne di scienza e delle matematiche; una scuola in cui devono essere pane quotidiano la riflessione sul linguaggio sessista e l’uso consapevole e responsabile dei social anche in ottica di genere. Con il percorso di formazione-docenti abbiamo aperto spazi di riflessione in diversi ambiti disciplinari: sono state coinvolte le discipline dell’area storico-letteraria , dell’area sociolinguistica (con il tema del sessismo linguistico attraverso i social; dei diritti delle persone nella famiglia che cambia e della fragilità genitoriale); dell’area scientifica (abbiamo raccontato le scienziate ambientaliste e l’impegno delle donne per la cura dell’acqua); dell’area sociale (con il tema della violenza contro le donne, della responsabilità maschile e del progetto-pilota “Pari Amore”);dell’area tecnologica e informatica (abbiamo parlato di AI e capitalismo digitale in ottica di genere). Una lezione peripatetico-toponomastica per la città di Catania, in ottica di genere, ha concluso il percorso formativo .
Obiettivi
-Destrutturare stereotipi e pregiudizi di genere per favorire relazioni sociali pari ed inclusive
-Sviluppare modelli, metodologie e percorsi di educazione alla parità in ambiti disciplinari diversi
-Sviluppare proposte operative per l’educazione alla parità anche alla luce della Legge 20 agosto 2019, n. 92 sull’“Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”.
-Sviluppare nuove prospettive nella lettura dei saperi disciplinari (letterario, artistico, storico, scientifico, informatico, linguistico) per promuovere la parità uomo-donna
-Favorire l’incontro ed il confronto fra docenti sui libri di testo in ottica di genere
-Favorire il confronto sull’educazione emotiva a scuola
Luogo
Via Orchidea 9 , Catania (CT) |
Partecipanti
Insegnanti di scuole di ogni ordine e grado scuola del territorio nazionale ( primaria, secondaria primo e secondo grado)
In collaborazione con
Fnism-Catania
Risultati
Grazie agli incontri previsti dal progetto, le/gli insegnanti hanno sviluppato competenze nella didattica della parità: nella rilettura dei saperi disciplinari in ottica di genere; nella costruzione di un percorso disciplinare aperto alla dimensione della parità di genere; nella traduzione dei saperi disciplinari in percorsi di cittadinanza agita; nella costruzione di un percorso interdisciplinare aperto alla dimensione della parità di genere; nella promozione di percorsi condivisi di educazione alla parità.